In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, l’Avis Comunale di Angri ha scelto di accendere i riflettori su un tema fondamentale attraverso il linguaggio universale del cinema. Mercoledì 1 aprile, alle ore 20:00, la sede dell’associazione ha ospitato un cineforum aperto al pubblico, con la proiezione del film Quanto Basta.
Non un film qualunque, ma una pellicola selezionata con cura per il suo profondo messaggio. Quanto Basta racconta la storia di Arturo, uno chef dal carattere irascibile, e Guido, un ragazzo con la sindrome di Asperger, che si incontrano grazie a un laboratorio di cucina per ragazzi con disturbi dello spettro autistico. Attraverso il cibo, l’amicizia e i piccoli gesti quotidiani, nasce tra loro un legame che va oltre le differenze e mostra quanto sia importante ascoltare, comprendere e includere.
La serata, dal forte impatto emotivo, è stata pensata come un’occasione di riflessione collettiva e crescita comunitaria. L’obiettivo dell’iniziativa, infatti, non è stato solo quello di offrire un momento culturale, ma soprattutto di promuovere una maggiore consapevolezza sulla neurodivergenza, rompendo stereotipi e silenzi che ancora oggi circondano l’autismo.
In un mondo che spesso tende ad escludere ciò che non comprende, iniziative come questa ci ricordano che la diversità è una ricchezza, e che solo attraverso il dialogo e l’empatia possiamo costruire una società veramente inclusiva.
Il pubblico presente ha partecipato con interesse ed emozione, dimostrando quanto ci sia bisogno di creare spazi in cui poter parlare apertamente di temi come l’autismo, senza giudizio ma con rispetto e voglia di imparare. Dopo la proiezione, molti hanno condiviso pensieri, domande e riflessioni personali, a conferma che il cinema può davvero essere un catalizzatore di cambiamento sociale.
L’Avis Comunale di Angri conferma così il suo impegno non solo nella promozione della donazione del sangue, ma anche nella diffusione di una cultura attenta al benessere psicologico e sociale, in grado di accogliere ogni persona nella sua unicità.